Carceri: ispettore don Grimaldi visita struttura Larino

Molise
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Domani sarà nell'istituto di pena di Campobasso

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(ANSA) - TERMOLI, 29 DIC - L'ispettore delle carceri d'Italia don Raffaele Grimaldi visiterà oggi e domani le carceri di Larino e Campobasso.
    Questa mattina sarà in visita pastorale nell'istituto di pena frentano per incontrare i detenuti e il personale dipendente. Il religioso sarà presente per l'augurio del nuovo anno.
    Nella cappella del carcere larinese celebrerà una santa messa seguita dalla benedizione dei lavori realizzati dai detenuti per il concorso presepiale indetto dall'Ispettorato dei Cappellani d'Italia e uno scambio di auguri con tutto il personale del penitenziario.
    La visita nella Casa di Reclusione di Campobasso, prevista per domani alle 9.30, sarà caratterizzata da una celebrazione eucaristica e concelebrata dai cappellani dell'Istituto. Presso il Teatro dello stesso Istituto di pena si svolgerà un dialogo con i presenti alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni. La visita si concluderà con un concerto di musica gospel and spirituals a cura del coro Ancient Souls riservato ai collaboratori di giustizia.
    "Questa visita assume un significato che va oltre il gesto simbolico dell'augurio - dichiara la direttrice del carcere di Campobasso e di Larino Antonella De Paola -. Essa è per noi un momento di sostegno, di accoglienza e di dialogo per una realtà periferica come quella della vita intramuraria che necessita sempre più di essere accompagnata dalla vicinanza delle Istituzioni civili ed ecclesiastiche. Questi momenti gioiosi sono il giusto lievito per alimentare la formazione, a vari livelli, nelle carceri, auspicio per il nuovo anno all'insegna di percorsi basati su un cammino di formazione. Le comunità carcerarie non si sentano abbandonati, esclusi ed emarginati dalle logiche dell'Amministrazione. Il personale ma anche i reclusi sentano una presenza accanto a loro. La visita di don Grimaldi è la presenza concreta in questo momento particolare segno di un'attenzione e di un riconoscimento di coloro che sono nella periferia". (ANSA).
   

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