Accolto appello associazione 'Donne in rete contro la violenza'
(ANSA) - CAMPOBASSO, 27 DIC - "Apriamo le nostre università alle studentesse e alle ricercatrici afghane.
Restituiamo dignità alle intelligenze di un paese sotto scacco".
E' l'appello 'Donne in Rete contro la violenza' (Di.Re.) lanciato ai rettori e alle rettrici delle università italiane cui ha aderito l'Università del Molise.
"La libertà delle donne - si legge nel documento - è ostaggio di un regime che le ha rapidamente escluse dalla vita pubblica e dall'istruzione, preparando così il terreno per un futuro di oblio". L'associazione ritiene fondamentale "costruire una rete istituzionale di accoglienza, perché la cultura non sia fermata dal potere dispotico", e invita "le istituzioni accademiche a confrontarsi per rendere possibile il desiderio delle donne afghane di studiare e di vivere libere dall'oppressione di un potere che cancella ogni libertà". "Non si può restare ferme davanti all'oppressione e all'annullamento delle libertà fondamentali - dichiara Antonella Veltri, presidente 'D.i.Re' - aprire simbolicamente e concretamente le nostre facoltà alle donne che riusciranno ad arrivare è una risposta vera per valorizzare le intelligenze e per ribadire che la libertà delle donne è un elemento essenziale per la costruzione di un futuro dignitoso per tutte. Fino a quando da qualche parte nel mondo la libertà delle donne è tenuta ostaggio del potere - conclude - il futuro sarà a rischio". (ANSA).