Silvana Di Giandomenico opera al 'Weill Cornell Medicine'
(ANSA) - TERMOLI, 31 DIC - A giugno con le sue ricerche, pubblicate sulla rivista scientifica dell'American society of Hematology "Blood", Silvana Di Giandomenico aveva posto le basi per lo sviluppo di nuove classi di farmaci che agiscono con un nuovo meccanismo d'azione aprendo la strada al miglioramento delle terapie dell'anemia cronica. La ricercatrice termolese, che opera a New York al "Weill Cornell Medicine", unità di ricerca biomedica della Cornell University, si è sottoposta al vaccino Pfizer in ospedale.
"E' andato tutto bene - racconta all'ANSA - Il vaccino è una responsabilità sociale, abbiamo un dovere morale e sociale di sottoporci al farmaco. Subito dopo la somministrazione ho avuto un leggerissimo dolore al braccio. Il protocollo prevede la permanenza di 15 minuti in una stanza adiacente a quella dove viene effettuato il vaccino. Subito dopo ho cominciato a lavorare. Non ho avuto nessun problema".
Nei giorni successivi alla somministrazione, fa sapere la ricercatrice, i pazienti sono monitorati attraverso un'app.
"Ogni giorno informiamo l'ospedale su come ci sentiamo. C'è un'app dove possiamo inserire tutte le informazioni sul post vaccino. Ieri ho lavorato, sono stata operativa, non ho avuto febbre. Dopo la prima dose ci sarà un richiamo a fine gennaio.
Gli studi clinici effettuati sul vaccino sono molti seri altrimenti non sarebbe stato approvato dalle autorità sanitarie come l'FDA". (ANSA).