Silvana Di Giandomenico al 'Weill Cornell' di New York
(ANSA) - TERMOLI, 25 GIU - L'identificazione di nuovi meccanismi di controllo della produzione di globuli rossi nel midollo osseo: è il progetto di ricerca su cui ha lavorato la giovane ricercatrice di Termoli (Campobasso) Silvana Di Giandomenico presso il 'Weill Cornell Medicine' di New York. Il lavoro, iniziato nel 2013, pone le basi per lo sviluppo di nuove classi di farmaci che agiscono con un nuovo meccanismo d'azione.
In tal modo sarà possibile migliorare la terapia dell'anemia cronica in modo significativo. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica dell'American society of Hematology "Blood".
"Ho applicato l'esperienza maturata nello studio e ricerca in ematologia per sviluppare un metodo in vitro per espandere le cellule staminali ematopoietiche umane adulte su scala clinica - spiega la ricercatrice - Lo sviluppo di tale procedura è di grande importanza perchè rende possibile superare la principale barriera critica alla terapia genica umana di malattie come talassemia, anemia falciforme e anemia di Fanconi".
Attualmente, l'anemia cronica è trattata con trasfusioni ematiche o con ormoni che agiscono aumentando la produzione dei globuli rossi. La ricercatrice molisana, che fa parte di un gruppo di ricerca del 'Weill Cornell Medicine', coordinato dal professore Joseph Scandura, è al lavoro per sviluppare un nuovo trattamento per i pazienti anemici con neoplasie mieloproliferative. Il progetto è seguito dal professor Scandura con la partecipazione del medico Ghaith Abu Zeneih e la collaborazione del Silver Mpn center.
"Ci auguriamo i primi risultati nei prossimi mesi - prosegue Silvana Di Giandomenico che aggiunge - E' dura per chi vuole fare ricerca. E' un ambiente molto competitivo. Si lavora molto ogni giorno se si vogliono ottenere risultati. Mi è capitato varie volte di rimanere in laboratorio fino alle 4 del mattino, ma se si ha passione, si va avanti con entusiasmo". (ANSA).