In paesi Pnalm è consuetudine. Aree protette siano paradigma
(ANSA) - PESCASSEROLI, 28 APR - In turno a Villetta Barrea si sono imbattuti in tre cervi a spasso nel centro storico, li hanno filmati e il video ha fatto il giro del web. Sono i Guardiaparco Alberto Cocuzzi e Mario Visci, in servizio nel Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm) dove incontri con animali selvatici nei borghi sono frequenti. Dunque non effetto del lockdown legato all'emergenza sanitaria. Perché nei Comuni del Parco incontrare animali selvatici è consuetudine.
Nel Pnalm, istituito nel 1923, la fauna convive tranquillamente con gli abitanti dei paesi. "Siamo fortunati a sperimentare un rapporto così intimo con la Natura - commenta il direttore del Parco Luciano Sammarone - che mai come in questo momento storico può fare la differenza. La pandemia ci ha messo di fronte al dover ricercare un nuovo paradigma Uomo-Natura, da sempre obiettivo delle Aree Protette. La vicinanza degli animali selvatici, però, va gestita bene, perché può essere pericolosa per loro. La convivenza a cui mirare è data da consapevolezza e rispetto profondo per la Natura". (ANSA).
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