Al cimitero israelitico, anniversario morte in incidente aereo
Il 4 gennaio 1917 moriva in un incidente aereo Pico Cavalieri, pilota aviatore volontario nella prima guerra mondiale, decorato di due medaglie d'argento al valore militare. In suo onore e in sua memoria il Comune di Ferrara, con un investimento di 10mila euro, il ministero della Cultura, con circa 20mila euro nell'ambito di un bando per il patrimonio storico della prima guerra mondiale, e il Meis, con duemila euro, hanno partecipato al restauro del monumento funebre a lui dedicato al cimitero israelitico di Ferrara, firmato dallo scultore - anch'egli di origini ebraiche - Arrigo Minerbi, insieme ad Anita Raffaella Cavalieri, sorella di Pico (che fu allieva di Auguste Rodin a Parigi). I lavori sono in corso e procederanno non appena la stagione lo consentirà.
Attualmente il monumento già si presenta in veste rinnovata, è stata rimossa l'edera che lo ricopriva e sono tornati alla luce elementi a lungo nascosti: un'aquila - tra quelle che sormontano il monumento - trattiene un ramoscello di ulivo, simbolo della pace e una un ramoscello di quercia, simbolo della forza.
Continua inoltre il progetto di riqualificazione di Casa della Patria Pico Cavalieri, il palazzo in Corso Giovecca donato dalla famiglia alla morte dell'aviatore.
La data odierna segna e incrocia inoltre un'altra ricorrenza importante per la memoria e la storia dell'ebraismo a Ferrara: il 4 gennaio 1958 moriva l'artista Roberto Melli, nato il 21 marzo 1885 da una famiglia di commercianti di origine ebraica nella città estense. Per un incrocio di circostanze il primo maestro di scultura di Melli fu proprio quell'Arrigo Minerbi che realizzò il monumento a Pico Cavalieri. A Melli è dedicata una recente pubblicazione che, riportando diverse novità, ne riscopre la vocazione e la passione cinematografica. Autore (il titolo è "Cinema, pittura, Ferrara. Quattro artisti ferraresi prestati alla settima arte") è lo storico dell'arte Lucio Scardino, per la casa editrice La Carmelina edizioni. Scardino ricorda che Melli, oltre ad essere stato un grande pittore e scultore, fu anche per cinque anni direttore della San Marco film, casa di produzione cinematografica di Roma, per la quale realizzò favole per il cinema e sophisticated comedy. (ANSA).