Zuppi: continuiamo a ripudiare la guerra ovunque

Emilia Romagna
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Il cardinale alla marcia per la pace di Bologna

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"Oggi è una giornata importante perché 75 anni fa entrava in vigore la nostra Costituzione che ripudia la guerra". Ha esordito così il presidente della Cei, cardinal Matteo Zuppi, nel suo breve discorso dal palco di piazza Nettuno per la marcia della pace, circa 3.000 persone che percorrono il centro con fiaccole e bandiere.
    "Dobbiamo continuare a ripudiare la guerra, ovunque e da tutte le parti del mondo - ha detto il vescovo - e pensare a dar e forza a tutti gli strumenti sovranazionali". Zuppi ha ricordato anche le parole di Benedetto XVI e la sua definizione, durante la prima guerra mondiale, di "inutile strage". "Chiedeva un'entità sovranazionale che risolvesse i conflitti. Invece siamo andati indietro, anche dopo la consapevolezza della seconda guerra mondiale. Dobbiamo cercare di fare tutto il possibile per risolvere tutti i conflitti. Il rischio è che la guerra si eternizzi, ci sono delle guerre che non sappiamo più quando sono iniziate. In Somalia è dal 1992 che c'è la guerra".
    "La pace è l'unica parte, altrimenti tutto è contro. Non abituiamoci alla guerra. Nel 1923 nasceva un signore che si chiamava don Lorenzo Milani e a Barbiana c'è ancora la scritta 'I care'. Continuiamo a dire: non ce ne freghiamo, ma continuiamo a interessarci". (ANSA).
   

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