L'incidente nel Bolognese il primo settembre del 2016
Dopo sei anni dall'inizio del processo di primo grado un imprenditore bolognese di 58 anni è stato condannato dal Tribunale di Bologna, con l'accusa di omicidio colposo, a due anni di reclusione (pena sospesa), per la morte di un 63enne, originario del Beneventano, che era dipendente dell'impresa artigiana dell'imputato, ma era impiegato senza regolare contratto. L'operaio morì folgorato il primo settembre del 2016 mentre lavorava in un cantiere a Castenaso (Bologna).
L'imputato è stato anche condannato a risarcire le parti civili: 180mila euro per la moglie della vittima e 140mila euro per ciascuno dei suoi tre figli, tutti assistiti dall'avvocato Davide Bicocchi, e 83mila euro all'Inail. L'imputato è stato invece assolto, perché prescritti, da altri due capi d'imputazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Le motivazioni della sentenza saranno disponibili entro 90 giorni. (ANSA).