Salta la Traviata a Bologna, direttore 'rispetto la lotta'

Emilia Romagna

Adesione allo sciopero pressoché totale da parte dei lavoratori

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"Son dispiaciuto evidentemente che non si possa fare questa rappresentazione però capisco le esigenze dell'orchestra e del teatro e sono rispettoso della lotta sindacale perché ognuno deve cercare di lavorare per portare avanti le proprie prerogative": sono le parole di Riccardo Frizza, il maestro che avrebbe dovuto dirigere La Traviata del Teatro Comunale di Bologna in trasferta all'Europauditorium e saltata a causa di uno sciopero cui ha aderito la quasi totalità dei lavoratori, orchestra, coro e tecnici.
    "Io sono qui e aspetto: - aggiunge, dal podio di una buca pressocché deserta, solo due orchestrali aggiunti, quelli chiamati di volta in volta - se mi diranno che posso far la recita la farò e se no ci vedremo per la successiva", quella di stasera, che andrà regolarmente in scena come quelle del 18 e 19 dicembre.
    "Non c'erano le condizioni neppure per recuperare la serata con recital per canto e pianoforte - spiega il sovrintendente Fulvio Macciardi - E poi avremmo sicuramente inasprito gli animi". In teatro, regolarmente aperto per accogliere il pubblico, si sono presentati un centinaio di spettatori melomani, poco più del cinque per cento dei 1700 posti che la sala contiene, peraltro tutti esauriti. Nessuna contestazione, solo un po' di delusione e il mesto rientro con l'omaggio del nuovo calendario del teatro.
    "Purtroppo non ha prevalso la volontà di trovare una sintesi rispetto ai problemi che ci sono. - Ha proseguito Macciardi - Abbiamo un contratto di lavoro che è fermo da 20 anni. Ci sono delle legittime aspettative di migliorare le retribuzioni dei dipendenti, però un'operazione come questa non è utile a nessuno. Sono cambiate le dinamiche: per dare delle erogazioni devi avere delle risorse, se le risorse non ci sono non puoi farlo". (ANSA).
   

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