Incontrava i gruppi di giovani, 'non voglio la logica dell'odio'
E' morto a 95 anni Francesco Pirini, uno degli ultimi reduci di Marzabotto. Per tanti anni ha incontrato i gruppi in visita ai luoghi della strage in cui perse 14 familiari, raccontando la storia della sua vita come testimonianza, con parole semplici, ma di grande profondità. E proprio accompagnando i ragazzi ha iniziato un lungo, complesso e personale percorso verso il perdono, che alla fine confermò per tutti i responsabili tedeschi dell'eccidio di Monte Sole nel 2006, quando fu chiamato a testimoniare, al Tribunale militare di La Spezia, al processo nei confronti di 17 ufficiali e sottufficiali delle SS appartenuti al 16/o reparto esplorante della 16/a Panzergrenadierdivision Reichsfȕhrer.
"Una persona speciale, di grandissimo coraggio morale, intelligenza e umanità. Un amico che mi era particolarmente caro. Un simbolo di come le comunità di Marzabotto, Monzuno e Grizzana hanno risposto alla barbarie nazifascista divenendo testimoni di pace e di democrazia", lo ricorda il deputato Pd Andrea De Maria, ex sindaco di Marzabotto. "Perdono. Questa è la parola che ricordiamo associata alla voce di Francesco Pirini", scrive Valentina Cuppi, attuale prima cittadina. "Il perdono da parte di chi ha vissuto lo sterminio, la violenza, la disumanità, nei confronti di chi li ha perpetrati. Non sono mai riuscita a capire come fosse possibile riuscire a farlo.
Francesco lo ha fatto, ha perdonato e ha raccontato del suo perdono a tante persone, a bambini, ragazzi, facendo un atto di un'umanità tale da risultare sovrumano", ha aggiunto. (ANSA).