Dal 14 gennaio Tamerlano, Bohème e Barbiere di Siviglia
(ANSA) - RAVENNA, 12 NOV - Tre opere e tre balletti per la stagione 2023 del Teatro Alighieri di Ravenna annunciata dal sovrintendente della Fondazione Ravenna Manifestazioni.
L'apertura, il 14 e 15 gennaio spetta al debutto de "Il Tamerlano" di Antonio Vivaldi affidata all'Accademia Bizantina di Ottavio Dantone. Un nuovo allestimento nel quale la regia di Stefano Monti mira a sottolineare tanto la dimensione barocca quanto atemporale dell'opera. La prima emerge anche nell'integrazione di diversi linguaggi: il teatro di figura che nella Venezia seicentesca incontrò il melodramma, ma anche la danza che trova filologica ragione nei "balli" citati nel libretto originale e, nelle coreografie di Marisa Ragazzo e Omid Ighani della DaCru Dance Company, diventa un'amplificazione degli stati d'animo dei personaggi. A seguire, il 24 e 26 marzo, verrà ripresa la Bohème nata dalla regia di Cristina Mazzavillani Muti nel 2015, che combina avanzate tecnologie audio e video all'onirica fantasia del pittore simbolista Odilon Redon, e per la quale l'Orchestra Cherubini sarà diretta da Nicola Paszkowski. Mimì sarà interpretata da Juliana Grigoryan, Rodolfo da Alessandro Scotto di Luzio. Il terzo appuntamento con la lirica e fissato per il 21 e 23 aprile con la nuova coproduzione de Il barbiere di Siviglia, con Luigi De Angelis alla regia e Giulio Cilona sul podio dell'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, una coproduzione con il teatro di Rovigo. L'itinerario di danza si inaugura invece con la MM Contemporary Dance Company e un dittico fresco di debutto, Ballade di Mauro Bigonzetti ed Elegia di Enrico Morelli (12 febbraio). La Kibbutz Contemporary Dance Company presenta Asylum del suo direttore Rami Be'er (4, 5 marzo), mentre la Serata Stravinskij proposta dal Malandain Ballet Biarritz rilegge L'uccello di fuoco e La Sagra della primavera (11, 12 marzo). (ANSA).