A Parma Gatti dirige i Quattro pezzi sacri al Festival Verdi

Emilia Romagna

Il 15 /10al Teatro Regio Assieme a pagine wagneriane

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Daniele Gatti torna a dirigere al Festival Verdi: dopo il caloroso successo dello scorso anno con la Messa da Requiem, il maestro milanese il 15 ottobre sarà al Teatro Regio di Parma alla guida dei suoi nuovi complessi artistici del Maggio Musicale Fiorentino per i Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi affiancati a brani strumentali dal Parsifal di Richard Wagner.
    "Avevo già in programma a Firenze i Quattro pezzi sacri - racconta Daniele Gatti - e mi chiedevo cosa fosse più opportuno accostarvi: con il Quartetto, l'unico lavoro strumentale di Verdi, sarebbe venuto a mancare il legame con il religioso. Ho ritenuto interessante, invece, riproporre il dualismo Verdi-Wagner, declinato questa volta attorno al tema del sacro, pescando dalle musiche strumentali da Parsifal". Composti separatamente nell'arco di un decennio, eseguiti per la prima volta nell'aprile 1898 senza l'Ave Maria, i Quattro pezzi sacri (Stabat Mater, Laudi alla Vergine Maria e Te Deum gli altri tre) costituiscono il testamento spirituale di un uomo che, nonostante le posizioni convintamente anticlericali e uno spirito razionale poco incline al misticismo, non si è mai tirato indietro, a partire dalla produzione operistica, di fronte alla necessità di misurarsi con la dimensione trascendente della natura umana.
    "Non mi sento di esprimere opinioni sulla fede di Verdi: penso che sia un tema troppo delicato e che riguarda la sfera intima di un essere umano, allora come oggi. - continua Daniele Gatti - Certo, esistono lettere nelle quali la moglie Giuseppina si lamenta per la scarsa devozione del suo Verdi, ma ritengo, tuttavia, a rischio di apparire semplicistico, che gli uomini di genio, le personalità dotate di doni particolari, devono per forza aver sviluppato una fede in qualcosa, magari in forme per loro stessi difficili da comprendere". (ANSA).
   

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