Dopo versione digital del 2020 e "one day" all'aperto del 2021
'Fruit Exhibition' compie dieci anni: il festival e market internazionale dell'editoria d'arte indipendente torna a Bologna dal 30 settembre al 2 ottobre, dopo le edizioni digital del 2020 e "one day" all'aperto del 2021, con il tradizionale market di tre giorni che riunisce i migliori esempi di pubblicazioni indipendenti e un programma di incontri, proiezioni, mostre dedicati al mondo dell'editoria e workshop che spaziano dalle tecniche tradizionali come il lettering, la serigrafia e il letterpress, fino al digital publishing e alle nuove frontiere tecnologiche.
Due i focus di quest'anno: 'Invito al viaggio', a cura di Chiara Capodici, che sottolinea l'importanza della dimensione del viaggio "prima di tutto interiore nella sua accezione transculturale, storica e visionaria", e 'Drawing (r)evolution', a cura di Andrea LoSavio e Cinzia Ascari, che indaga il crescente interesse verso il disegno contemporaneo, non solo come medium al servizio dell'editoria ma anche come forma artistica autonoma e compiuta.
Per l'atto finale (questa sarà l'ultima edizione), Fruit Exhibition ha scelto DumBO, uno spazio di rigenerazione urbana temporanea a poche centinaia di metri dal centro e dalla Stazione Centrale, pronto ad accogliere le proposte di quasi cento espositori italiani e internazionali tra micro editori d'arte, self-publisher, graphic designer, illustratori e artisti, case editrici di grafica contemporanea, magazine, etichette musicali, stampatori artigianali. In mostra il pubblico potrà trovare libri d'artista, cataloghi, graphic design, zines, edizioni sonore, illustrazione, fotografia, nuove tipologie di stampa e pubblicazioni tradizionali e digitali. Non mancherà un programma di talk ideato per avvicinare il pubblico all'editoria indipendente attraverso interviste, conferenze e presentazioni di progetti inediti. 'Fruit Exhibition' è un progetto di Crudo in collaborazione con Arci, con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. (ANSA).