A Rimini torna la cucina di 'Al Meni', tema il Mediterraneo

Emilia Romagna

Ospiti chef di vari Paesi, anche da Ucraina, 'è una ripartenza'

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Per due giorni 24 talenti della cucina si danno appuntamento nel tendone di Al Meni, il circo mercato dei sapori di Rimini che dal 18 al 19 giugno ospiterà cooking show e piatti stellati. Fra gli stand troveranno posto contadini e artigiani dell'Emilia-Romagna con le loro eccellenze gastronomiche. Vini selezionati e birre artigianali, e lo street-food gourmet. La 'regia' è dell'ambasciatore della cucina italiana nel mondo Massimo Bottura. Il tema di questa edizione è il Mediterraneo come luogo di incontro di popoli e, naturalmente, di cibi.

Dodici chef provenienti da altrettante località del bacino marittimo che unisce Asia, Africa ed Europa creeranno piatti insieme ad altri 12 tra i migliori cuochi emiliano-romagnoli. "Ospitiamo chef da posti come Turchia, Grecia, Malta, Croazia per cercare di creare un racconto collettivo che passa non soltanto dai grandi chef, ma anche da associazioni come People for Ukraine che servirà piatti della cultura ucraina", ha detto il responsabile delle selezioni gastronomiche di Al Meni Enrico Vignoli. Tra gli ospiti ci sarà anche Mirali Dilbazi, giovane chef di Kiev, tra i più noti in patria, attualmente a Berlino per raccogliere fondi per il proprio Paese. Dopo la versione ridotta di Al Meni nel centro storico durante la pandemia, il circo torna nella sua sede originaria, sul mare, in piazzale Fellini. "È una ripartenza vera", ha commentato a margine della presentazione il sindaco Jamil Sadegholvaad, "ne avevamo bisogno. Rimini è una città che vive di turismo".

Sul lungomare troverà spazio il mercato dei prodotti di eccellenza. Protagonisti i produttori di parmigiano, mora romagnola, mortadella, miele e zafferano. Anche Slow Food E-R sarà presente con uno spazio dedicato al Mediterraneo e un'iniziativa per far conoscere i prodotti del territorio: il personal shopper. "Nostri incaricati formati - ha spiegato la presidente Lara Malavolti - porteranno le persone a conoscere direttamente i produttori, perché è fondamentale il contatto diretto fra chi produce il cibo e chi lo mangia".

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