Sisma Emilia: Ligabue, andai subito in camera di mia figlia

Emilia Romagna
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I ricordi del cantante nel podcast della Regione

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"Mentre la terra tremava, andai nella camera di mia figlia e pensai che se l'epicentro non era sotto i nostri piedi, allora quello era un terremoto particolarmente devastante. E purtroppo così fu". Il cantautore emiliano Luciano Ligabue ricorda così le scosse del 20 maggio 2012 nella nona puntata del podcast 'Ti racconto l'Emilia-Romagna', curato dall'Agenzia informazione e comunicazione della Giunta regionale e realizzato in occasione del decennale del sisma che ha colpito l'Emilia.

La puntata è dedicata al ricordo delle due grandi scosse - l'altra fu quella del 29 maggio - delle vittime, del dolore, ma anche della gestione dell'emergenza e della solidarietà che si era attivata in Italia per aiutare la popolazione colpita dalla tragedia. Solidarietà che si è manifestata anche attraverso la musica, con i concerti organizzati allo stadio Dall'Ara di Bologna da Beppe Carletti dei Nomadi e a Campovolo, in provincia di Reggio Emilia, con Ligabue tra i protagonisti.

Tra le voci della puntata quella del giornalista del Resto del Carlino, Stefano Marchetti, residente a Finale Emilia, comune epicentro della prima scossa in provincia di Modena, e quella di Franco Gabrielli, allora capo del dipartimento della Protezione civile nazionale e oggi sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio con delega alla sicurezza della Repubblica.

All'interno dello speciale - disponibile online sul sito della Regione, su Spreaker e su Spotify - le testimonianze, fornite dall'archivio Rai Teche dell'Emilia-Romagna, dei presidenti della Repubblica e dei pontefici che si sono succeduti nel tempo, Giorgio Napolitano, Sergio Mattarella, Papa Benedetto XVI e Papa Francesco.

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