Cinema: Diabolik è tornato a Bologna per il sequel

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Fratelli Manetti, non abbiamo trovato niente di simile in Italia

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Bologna come Cinecittà o semplicemente Bologna trasformata in Clerville: sì, perché Diabolik è tornato in città per il sequel del fortunato primo film dei Manetti Bros, che ormai hanno adottato e si sono fatti adottare dal capoluogo emiliano. "Dopo Coliandro e Diabolik - dice Marco - qui ci sentiamo a casa". Anche se romani, Marco e Antonio Manetti hanno scelto Bologna più di dieci anni fa come centro delle loro riprese, continuando a trovarvi location di ogni tipo, che si adattano sempre alle varie situazioni: proprio come in questi giorni, per girare altri due film sulle avventure del personaggio dei fumetti creato nel 1962 da Angela e Luciana Giussani.

Il 7 e 8 marzo le riprese riguarderanno la zona centralissima e nevralgica di via Marconi e piazza dei Martiri, due strade nodali della città ma che nessuno avrebbe immaginato come set per il cinema: "Non abbiamo trovato niente di simile in tutta Italia - dicono sul set del film sotto le torri della Regione Emilia-Romagna - Per questo siamo un po' preoccupati, perché abbiamo delle riprese con sparatorie e inseguimenti di macchine che bloccheranno un po' queste strade. Chiediamo un po' di pazienza sperando che il disagio sia condito da un divertimento per un giorno o due nel far diventare la città un set cinematografico". L'assessora alla mobilità Valentina Orioli assicura che presto saranno rese note tutte le variazioni che riguarderanno soprattutto il traffico e in particolare 48 linee di autobus.

"Bologna è una città dove si lavora benissimo - prosegue Antonio Manetti - Abbiamo portato qui la nostra troupe e qui ne abbiamo costruita un'altra fatta di bolognesi". "Perché girare a Bologna - aggiunge il responsabile di Emilia-Romagna Film Commission, Fabio Abagnato - vuol dire avere anche una ricaduta economica importantissima sul territorio, che per Diablik 2 e Diabolik 3 ammonta a quasi 3 milioni di euro".

"Bologna mette insieme tante esigenze che il cinema ha - spiegano ancora i due cineasti - e quindi ci auguriamo che sempre più cinema, non solo il nostro, si farà a Bologna, perché è una città funzionale, molto più varia delle sue dimensioni, e soprattutto con una grande organizzazione. Qui c'è la Film commission della Regione, c'è il Comune e la Cineteca che tengono tantissimo al cinema e questo ci fa sentire privilegiati. Bologna è forse la città che in Italia ama più il cinema. Ogni sera durante l'estate riempie la sua piazza più grande di spettatori per vedere dei film che in altre città ti direbbero che non va a vedere più nessuno. È una città che ama il cinema in un modo indescrivibile". "Bologna è la città del cinema - aggiunge Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna - Diabolik abita in un futuro sospeso che i Manetti Bros hanno immaginato in una città del Trecento, la città delle Torri, come è Bologna. Perché gli artisti vedono cose che noi, persone normali, non vediamo fintanto che non ce lo mostrano in quella cosa meravigliosa che è il cinema".

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