Presentazione a Castelfranco Emilia il 15 dicembre
FABIO FEDERICI, IL PIGIAMA ROSA (Oligo Editore, pp 295, 16 euro). Nella Bologna alla vigilia della pandemia, mentre in piazza si festeggia il carnevale, inizia un viaggio nell'imperscrutabile, nelle paure di ognuno, nel bianco e nero della psiche e nel profondo del dark web. Tra luci e ombre, angosce e emozioni, una giovane investigatrice dei carabinieri cerca di fare chiarezza in una storia di provincia da cui emergono realtà oscure, fatte di tradimenti e colme di segreti inconfessabili. Personaggi che si nutrono di narcisismo e vanità si muovono in un intreccio carico di suspense, mentre uomini e donne dal profondo senso di umanità lottano per la verità, fino ad arrivare a un avvincente finale che promette più di un colpo di scena.
E' la storia al centro di 'Il pigiama rosa', l'ultimo libro di Fabio Federici, che ha vinto l'8 dicembre, nell'ambito della IX Edizione del Premio Letterario Internazionale Città di Sarzana, il 'Premio Speciale Thriller con l'analisi del crimine' della sezione narrativa - libro Giallo-Noir-Thriller. Mercoledì 15 dicembre alle 21 sarà presentato alla biblioteca comunale di Castelfranco Emilia (Modena), sala Gabriella Degli Esposti, con l'autore intervistato dal giornalista Pierluigi Senatore.
Federici ha pubblicato con Oligo Editore vari saggi di ambito criminologico, vincitori di premi, come 'Il lato oscuro della mafia nigeriana in Italia', primo classificato al premio Letterario 'Uniti per la legalità' 2021. Di recente si è anche cimentato nella composizione di poesie haiku risultando, con la sua silloge 'L'Oggi', secondo classificato a premio Switzerland Literary Prize, I edizione, Mendrisio 2021.
Il racconto dell'ultimo romanzo noir di Federici è caratterizzato dalla figura di una donna, investigatrice puntigliosa e tratteggiata tra fascino e divisa, che spicca e dà luce, nella scansione dei capitoli, a quel risvolto rosa richiamato nel titolo che deriva però da un altro dettaglio che verrà ovviamente svelato man mano al lettore. La prefazione è di Maurizio De Giovanni, la post fazione di Franco Binello.
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