Il ricercatore apre due profili social, su Facebook e Twitter
Patrick Zaki "è a casa, con la sua famiglia e i suoi amici. Vi ricordiamo che il processo è ancora in corso e che lui non sarà davvero libero finché tutte le accuse non saranno cadute". Così sui social la rete di attivisti 'Patrick Libero' che annuncia anche gli "unici" account social attribuibili al ricercatore dell'Università di Bologna che dopo 22 mesi di prigione in Egitto è stato finalmente scarcerato ma è in attesa della prossima udienza del processo il primo febbraio. Gli account indicati sono su Facebook e su Twitter, appena aperti già con centinaia di follower e amici. Nel post che accompagna la notizia una foto di Patrick sorridente che mostra orgoglioso un braccialetto della squadra della "sua" città del cuore, Bologna.