Studio su variante inglese, domani arriva il vaccino Astrazeneca
Crescono i ricoveri con la sindrome Covid-19 in Emilia-Romagna, mentre i numeri dei nuovi contagi sono in linea con quelli dei giorni scorsi - viaggiano sopra i 1.200 - mentre prosegue la campagna vaccinale che da domani sarà forte anche delle prime fiale di siero Astrazeneca che arriveranno in regione e che dunque si affiancheranno alle dosi di Pfizer e Moderna. Faro acceso sulla diffusione di varianti, con uno studio partito su un campione di 230 tamponi positivi di cui almeno un terzo potrebbe risultare del ceppo inglese.
Dal bollettino quotidiano della Regione oggi sono emersi 1.273 nuovi contagi da coronavirus sulla base di quasi 11mila tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Età media 40 anni, I guariti sono 1.728 in più mentre i casi attivi sono 42.773 (-487), col 95% in isolamento domiciliare. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 183 (+2), 2.002 quelli negli altri reparti Covid (+52). E altri 32 sono i morti.
Più di 341mila dosi di vaccino, tra Pfizer, Moderna e AstraZeneca la previsione complessiva delle consegne in Emilia Romagna dei sieri anti-Covid per il mese di febbraio. Al quantitativo in arrivo di Pzifer (193.050 dosi totali) e di Moderna (56.200), a partire da domani si aggiungono anche le forniture di AstraZeneca (91.800), per un totale di 341.050 dosi entro fine mese. "Procediamo speditamente nella prima fase della campagna vaccinale, come da programma - ha commentato l'assessore alla sanità Raffaele Donini - senza ritardi e riduzioni nelle consegne, possiamo rispettare il calendario serrato che ci siamo dati".
Anche in Emilia-Romagna, in base al monitoraggio nazionale coordinato dall'Istituto superiore di sanità, è in corso una analisi per capire la diffusione della variante inglese e l'eventuale presenza di altre varianti. In regione sono sotto analisi 213 tamponi positivi raccolti il 4 e il 5 febbraio e una stima sarà disponibile all'inizio della prossima settimana. Da una prima analisi, spiega la Regione, è emerso che circa un terzo di questi test potrebbe contenere la variante inglese, una settantina di casi. Le analisi sono in corso nei laboratori di Pievesestina (Forlì Cesena), Parma, Bologna (Policlinico S.Orsola) e Modena, in collaborazione con la Regione e le Asl.
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