Allarme lanciato all'alba, s'indaga in ambito familiare
FAENZA (RAVENNA), 06 FEB - La Polizia è intervenuta in casa sua pensando a un furto e invece ha trovato il suo cadavere in una pozza di sangue. Ilenia Fabbri, 46 anni compiuti a settembre, è stata ammazzata con almeno una coltellata alla gola inferta all'interno di un stanza a uso cucina della struttura residenziale di via Corbara, alle porte del centro di Faenza (Ravenna), nella quale la donna abitava assieme alla figlia di 20 anni.
L'allarme è scattato quando attorno alle 6 un'amica della 20enne, che stava trascorrendo la notte nell'appartamento, ha sentito urla e rumori sospetti e - secondo quanto da lei poi riferito agli inquirenti - si è barricata in camera temendo un furto. Ha telefonato alla figlia della vittima dalla quale è infine partita la richiesta di aiuto alla polizia. Poco dopo una Volante ha trovato la porta del garage aperta, dopo pochi passi, gli agenti si sono imbattuti nel corpo ormai esanime della 46enne: il profondo taglio alla gola, non le aveva lasciato scampo.
Sul posto, oltre agli investigatori della squadra Mobile di Ravenna con il dirigente Claudio Cagnini, sono intervenuti i colleghi della Scientifica, il Pm di turno Angela Scorza e il Procuratore capo facente funzione Daniele Barberini. Al termine del sopralluogo, il Procuratore ha precisato che le indagini "stanno procedendo a 360 gradi" e che si tratta "purtroppo di un ennesimo fatto drammatico che coinvolge una donna". Ha poi aggiunto che in Commissariato verranno "sentite tutte le persone informate sui fatti: quindi valuteremo gli elementi che stiamo raccogliendo nell'immediatezza. Speriamo nelle prossime ore di chiarire alcuni punti, siamo in una fase di indagine ancora aperta".
In particolare gli inquirenti intendono chiarire se, come sembra, vi possa essere stata colluttazione tra vittima e assassino. E in quale esattamente dei tre piani dell'alloggio sia cominciata l'aggressione. Tra gli elementi in via di definizione, anche l'esatto orario del decesso in ogni modo collocato a una prima ispezione del medico legale attorno alle 6. Oltre a numerose possibili tracce, gli inquirenti hanno acquisito pure il cellulare della vittima e un coltello che potrebbe corrispondere all'arma del delitto: si tratta di una lama da pane maldestramente ripulita in un lavello e che avrebbe provocato un taglio da sinistra verso destra presumibilmente inferto da dietro. Il quartiere è sprovvisto di telecamere di videosorveglianza e quindi non ci sono immagini che possono aiutare le indagini. In ogni modo, le indagini verranno condotte soprattutto cercando elementi utili nella vita della donna a partire da un possibile movente.
La 46enne lavorava in una concessionaria di Imola (Bologna), si era separata dal marito, titolare di una officina di Faenza, e aveva da un paio d'anni intrapreso una relazione con un nuovo compagno. I due uomini, così come la figlia di Ilenia Fabbri e l'amica, sono stati a lungo sentiti dagli investigatori. Secondo quanto emerso finora, la figlia si trovava assieme al padre al momento del delitto: i due erano partiti verso le 5-5.30 per una vacanza verso nord quando la giovane è stata raggiunta dalla chiamata dell'amica la quale, dopo la nottata trascorsa con lei, era rimasta a dormire nell'abitazione.
Dopo l'accaduto, padre e figlia sono tornati subito in città. Dopo qualche ora, la polizia ha pure rintracciato il compagno della 46enne. Altri elementi utili potrebbero arrivare dalle testimonianze delle amiche della vittima. In serata il corpo della donna, al termine di tutti i rilievi, è stato trasferito all'obitorio.
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