Domani l'udienza per Bellini, 'in linea con gli altri esecutori'
Non furono solo i Nar a commettere la strage di Bologna del 2 agosto 1980, ma l'attentato vedrebbe coinvolte anche altre formazioni della destra eversiva dell'epoca: Terza Posizione e Ordine Nuovo. E' una delle risultanze messe in luce dal lavoro della Procura generale, titolare dell'inchiesta sui mandanti della strage. Per i magistrati, quindi, la Strage avrebbe visto impegnati personaggi provenienti da varie formazioni terroristiche, uniti per lo stesso obiettivo, alimentati e cementati da un fiume di denaro, di fronte al quale evaporano le diversità ideologiche.
Domani è prevista in tribunale a Bologna l'udienza preliminare, che vede imputato, tra gli altri Paolo Bellini, ex di Avanguardia Nazionale. Per i magistrati dell'accusa la storia personale di Bellini, killer spietato, utilizzatore di armi ed esplosivi, autore di omicidi politici, legato alla destra eversiva e ai servizi segreti è considerata "in linea" con la figura di chi viene assoldato per partecipare ad un'azione terroristica, come la strage di Bologna, alimentata da un ingente flusso di denaro.
Tra le prove raccolte, oltre al video amatoriale che riprende un volto considerato compatibile con il suo la mattina dell'attentato, in stazione, c'è il riconoscimento ad opera dell'ex moglie e la predisposizione di un "falso alibi" per la giornata della Strage. A questo si aggiunge una disponibilità di soldi in Italia e all'estero, tra cui depositi in Svizzera, non compatibili con un'attività delinquenziale di basso profilo che lui apparentemente svolgeva.
Dalle nuove indagini "emerge con chiarezza una struttura di potere che ha utilizzato il terrorismo come variabile dei propri giochi politici. Quella parte di potere che non ha mai avuto in particolare considerazione la democrazia", dicono i difensori del collegio di parte civile nel processo sull'attentato del 2 agosto 1980, avvocati Andrea Speranzoni, Roberto Nasci, Alessandro Forti, Lisa Baravelli, Alessia Merluzzi e Antonella Micele. L'udienza preliminare di domani "è un approdo non scontato, a cui si arriva dopo anni di impegnodella Procura generale, dopo un'avocazione e un lavoro che il collegio di parte civile ha svolto per due anni ininterrottamente. E' importante per i famigliari delle vittime e per la cittadinanza bolognese e della Repubblica italiana".
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