Dpcm: protestano Comitato Scienze Motorie e scuole yoga

Emilia Romagna

Due manifestazioni in Piazza Maggiore a Bologna

"O il Governo ci aiuta in maniera economica, oppure ci fa riaprire permettendoci di lavorare in sicurezza". E' il grido d'aiuto lanciato, anche da Bologna, dal Comitato Italiano Scienze Motorie, sceso in piazza in varie città d'Italia per protestare contro la chiusura delle 'palestre della salute' imposta dal Dpcm del 24 ottobre. A manifestare in Piazza Maggiore erano laureati in Scienze Motorie e diplomati Isef, che lavorano in strutture sportive dove si fa riabilitazione a persone con problemi di salute: dalle patologie cardiache, ai disagi psico-fisici di chi ha avuto un ictus.
    La richiesta è anche di una modifica all'ultimo decreto, che chiudendo palestre e centri sportivi ha colpito queste strutture specialistiche. "Lo sport è vita" recitava uno dei cartelli esibiti durante il presidio, cui hanno preso parte alcune decine di persone. Sempre in Piazza Maggiore, hanno manifestato anche i rappresentanti dei principali centri yoga di Bologna, che hanno inscenato una seduta simbolica sul 'Crescentone', ricoperto di tappetini. "Nel silenzio della nostra pratica vogliamo elevare l'attenzione su una decisione che ci sembra poco lungimirante - hanno spiegato - e ci metteremo sul nostro tappetino a testa in giù, per invitare la politica a osservarci da un'altra prospettiva".
   

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