Per le norme anti covid, 'ok per le pratiche complesse'
Disagi vengono segnalati all'ufficio Immigrazione della Questura di Bologna, dove da lunedì non è più consentito, per le norme anticovid, l'accesso agli avvocati, ma soltanto ai loro assistiti. Lo riferiscono alcuni legali: l'effetto è che gli stranieri, che hanno problemi con la lingua, non riescono ad interloquire con i funzionari e la loro pratica, come rinnovi o richieste di permesso di soggiorno, di asilo, oppure ricongiungimenti familiari, ha dei problemi.
"Oggi - ha raccontato un avvocato all'ANSA - la mia assistita non ha capito bene cosa fare ed è stata rimandata a casa. Se fossi andato io probabilmente avremmo risolto. Ora invece dovrò fare una nuova richiesta di appuntamento e può passare molto tempo".
L'ordine degli avvocati bolognesi, presieduto da Elisabetta D'Errico, in questi giorni ha avviato un'interlocuzione coi vertici dell'ufficio e giovedì c'è stato un incontro con la responsabile, Maria Santoli, a cui sono state espresse le perplessità, anche su altre problematiche che, secondo i legali, vanno avanti da mesi. Santoli, interpellata dall'ANSA, fa sapere che nel frattempo è già stato disposto che per le pratiche più complesse l'accesso degli avvocati venga ammesso.