Stabilimento di via Due Canali sarà primo del Gruppo per risorse
Il Polo produttivo di via Due Canali a Reggio Emilia riveste un ruolo centrale nell'ambito del piano industriale elaborato dalla cordata Bonterre-Grandi Salumifici Italiani, Opas e HP per l'acquisizione del Gruppo Ferrarini. Lo hanno confermato i rappresentanti del Gruppo Bonterre, che nei giorni scorsi, accompagnati dal presidente di Legacoop Emilia Ovest Edwin Ferrari e dal presidente della Cia Reggio Emilia, Antenore Cervi, hanno incontrato il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi.
"Sgomberato il campo dai dubbi circa la destinazione futura dei dipendenti Ferrarini oggi impiegati nella fabbrica di Rivaltella, che potranno essere tutti accolti in via Due Canali", fa sapere il Gruppo Bonterre, il management ha illustrato le attuali caratteristiche del Polo Produttivo e le sue potenzialità future. Dedita da 70 anni alla lavorazione delle carni, l'area rappresenta un punto di riferimento importante sia dal punto di vista occupazionale sia per l'indotto economico generato: oggi sono circa 800 le persone impiegate, di cui 305 facenti capo a Bonterre-Grandi Salumifici Italiani, per lo più residenti nell'hinterland reggiano. Con l'apporto dei dipendenti Ferrarini non solo si realizzerà un polo produttivo d'eccellenza nel settore del prosciutto cotto, ma lo stabilimento di Reggio Emilia diverrà il primo del Gruppo per risorse impiegate. Ora lo sguardo è rivolto al futuro, e le prospettive illustrate dal vice presidente di Bonterre, Ivano Chezzi, vedono nell'ampliamento del sito di via Due Canali uno dei punti nevralgici del piano industriale legato all'acquisizione Ferrarini. Un ampliamento i cui progetti esecutivi saranno presentati in poche settimane ai fini di un parere preventivo, trasformabile entro un anno in un permesso di costruire.
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