'Voglio sensibilizzare alla donazione di organi da viventi'
A marzo, nel pieno della pandemia, ha donato un rene al nipote che ne aveva bisogno e ieri ha corso la mezza maratona a Rimini con l'obiettivo di sensibilizzare il pubblico nei confronti della donazione di organi da vivente. Protagonista un sessantenne originario della provincia di Sondrio, Sergio Lotti, che col suo gesto a marzo salvò la vita al nipote riminese.
"Ho alternato la corsa alla camminata, e sono arrivato neanche tanto stanco", ha detto al termine della corsa 'Rimini-Verucchio Epica'. "Sono molto entusiasta - ha aggiunto - In questi giorni ho visto mio nipote, che è un giovane imprenditore, e sono contento che stia sempre meglio". Lotti vive in Lombardia ma va spesso in Romagna a trovare la famiglia.
La 37esima edizione della 'Rimini-Verucchio Epica' si è svolta con una formula inedita a causa della pandemia Covid-19, visto che i partecipanti potevano iscriversi e correre separatamente tra giugno e settembre. Lotti ha corso accompagnato da una cugina con partenza dalla collina di Covignano, a Rimini, e arrivo nel centro di Verucchio. "In Italia nel 2019 gli organi donati da viventi erano il 20% del totale. In altri Paesi è molto più alta", ha sottolineato l'uomo. La sua campagna di sensibilizzazione comunque non si ferma e punta ad altri eventi sportivi, anche all'estero. "Il mio obiettivo - ha detto Lotti - è partecipare l'anno prossimo, Covid permettendo, alla maratona di Gerusalemme e a quella del Circolo polare artico in Norvegia, a Tromso".