5 giorni di 'consegna'. La difesa ricorre: 'Fatti travisati'
Un provvedimento disciplinare è stato emesso nei confronti del sottufficiale dei carabinieri accusato di avere avuto un ruolo nella vicenda della 'citofonata' di Matteo Salvini a gennaio al quartiere Pilastro di Bologna. Il militare ha ricevuto la sanzione di cinque giorni di 'consegna semplice', misura che punisce le violazioni alle norme del servizio e della disciplina e l'inosservanza dei doveri. Sebbene non comporti conseguenze specifiche, il provvedimento viene trascritto sul foglio matricolare e resta nel 'curriculum' del militare. Il difensore del militare, avvocato Arcangela Spenillo del foro di Rimini, interpellata dall'ANSA spiega di aver presentato ricorso gerarchico al comando interregionale: "La sanzione non è definitiva e a livello procedurale ci sono diverse anomalie e lacune, anche dal punto di vista del diritto di difesa".
Il carabiniere sarebbe accusato di aver leso l'immagine dell'Arma facendo da tramite con la donna che accompagnò Salvini nella passeggiata per il quartiere, indicando la casa di un presunto spacciatore. Tuttavia "c'è stato un travisamento dei fatti - prosegue l'avvocato - È stato lo staff della Lega a contattare il mio assistito chiedendo se aveva il numero della signora, perché lei più volte aveva scritto alla Lega chiedendo di interessarsi della questione al Pilastro. Semplicemente lui ha chiesto alla signora se poteva fornire il numero e con il suo consenso lo ha trasmesso e poi se la sono vista loro".
Il militare è stato anche coinvolto in un'inchiesta per stalking ai danni di un avvocato e depistaggio, in concorso con un collega. Su questo la Cassazione ha recentemente annullato senza rinvio la misura cautelare della sospensione dal servizio e si attende la fissazione dell'udienza preliminare.