Coldiretti: 'Enorme potenziale di sviluppo'
Rinasce dopo 50 anni la filiera dell'arachide 100% italiana: al via il primo raccolto nato da una collaborazione tra la Società italiana sementi (Sis) del gruppo agroindustriale Bf, Noberasco e Coldiretti. L'annuncio oggi in una conferenza cui hanno partecipato fra gli altri anche Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, e l'assessore regionale all'agricoltura Alessio Mammi.
La domanda di arachidi sul mercato italiano è oggi quasi interamente coperta da prodotto straniero, importato generalmente da Israele, Egitto e Stati Uniti d'America, e in questo contesto una filiera dell'arachide nazionale, spiegano i promotori, presenta "un enorme potenziale di sviluppo e vedrà nei prossimi anni tutto il comparto impegnato a riattivare tutti gli aspetti agricoli e industriali necessari a rispondere ad una richiesta dei consumatori che si preannuncia di grande valore e che potrebbe portare alla coltivazione di oltre trentamila ettari sul territorio".
"Il primo raccolto di arachidi 100% tricolori dal seme allo scaffale dimostra la grande capacità di innovazione dell'agroalimentare Made in Italy e risponde alla domanda di quell'82% di italiani che cercano sugli scaffali prodotti nazionali per sostenere l'economia e l'occupazione del Paese", ha sottolineato Prandini, nel ricordare che "il consumo di frutta secca da parte degli italiani è raddoppiato negli ultimi dieci anni raggiungendo i tre chili a testa".
Più piccola, più scura e con gusto particolare rispetto alle tipologie convenzionali, il seme dell'arachide italiana viene depositato in campo nel mese di aprile. La raccolta avviene verso la metà-fine di settembre. La coltura necessita di terreni torbosi, di temperature elevate e di molte ore di luce.