Sentenza disciplinare scritta da Palamara, Pg chiede atti

Emilia Romagna

Giovannini: 'Per valutare eventuale istanza di revisione'

La sentenza disciplinare che ha inflitto la sanzione della censura a Valter Giovannini, ex procuratore aggiunto di Bologna, ebbe come estensore Luca Palamara, ex consigliere del Csm e pm romano, sospeso, indagato a Perugia e al centro in questi giorni della bufera sulla Giustizia. Per questo motivo Giovannini, ora sostituto procuratore generale, chiede alla Procura umbra se vi siano atti che riguardino anche la sua vicenda. E' lo stesso magistrato a spiegarlo, interpellato sullo stato dell'istanza di revisione che sta pensando di presentare: "La motivazione della mia sentenza disciplinare di condanna, redatta dal dottor Palamara, è stata scritta bene poiché confermata in Cassazione. Tuttavia - prosegue Giovannini - per valutare meglio una eventuale istanza di revisione da presentare al Csm, poiché la legge consente, una volta concluse le indagini preliminari, a chiunque vi abbia interesse di richiedere copia di atti, ho incaricato il mio legale, avvocato Luca Moser, di inoltrare alla Procura di Perugia richiesta di conoscere se nelle intercettazioni vi siano riferimenti diretti o indiretti alla mia vicenda disciplinare. Lo devo a me stesso e a tutti coloro che hanno mostrato, in questi anni, stima e fiducia nei miei confronti".
    Giovannini era stato sanzionato con la censura per il caso di Vera Guidetti, farmacista di 62 anni che uccise la madre e poi si suicidò, qualche giorno dopo essere stata ascoltata dal pm, nel marzo 2015, come testimone in un'indagine su un furto di gioielli. La sezione disciplinare del Csm aveva condannato il magistrato per aver "trascurato" le garanzie difensive a tutela della donna e per avere così violato norme processuali. La pronuncia del Csm venne confermata dalla Cassazione, ad aprile 2018. (ANSA).
   

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