Per titolare casa famiglia e compagna giudizio abbreviato il 18 dicembre
Davanti al gup Domenico Truppa hanno chiesto di patteggiare due anni le due collaboratrici della casa famiglia 'Il Fornello' di San Benedetto Val di Sambro, sull'Appennnino bolognese, accusate insieme al titolare della struttura e a sua moglie di maltrattamenti nei confronti di anziani. Il responsabile della casa famiglia, che risponde anche di due episodi di violenza sessuale, e la compagna hanno scelto invece di essere processati in abbreviato e saranno giudicati nella prossima udienza, il 18 dicembre. I due sono difesi rispettivamente dagli avvocati Elisa Sforza e Pier Francesco Uselli. La coppia, insieme alle due collaboratrici, lo scorso febbraio era finita al centro di una indagine per maltrattamenti, dopo che i carabinieri avevano documentato con delle telecamere piazzate all'interno della struttura una serie di abusi fisici e verbali sugli ospiti. In tutto sono 11 le vittime, molte delle quali sono assistite dagli avvocati Antonio Petroncini e Chiara Rinaldi.
Nell'udienza di oggi tutte le persone offese si sono costituite parte civile, insieme al Comune di San Benedetto Val Di Sambro, allo Spi Cgil e alla Fnp Cisl. Respinta, invece, la richiesta di costituzione di parte civile della Uil Emilia-Romagna, perché il suo statuto non prevede la tutela dei diritti che sono oggetto del procedimento, tutela che invece è perseguita dalle federazioni territoriali o di categoria. Il gup si è infine riservato sulla decisione di concedere gli arresti domiciliari al titolare della struttura per anziani, che attualmente si trova in carcere, come chiesto dal suo difensore.