Lavora per ong americana e realizzerà 350 ponti in zone rurali
In Ruanda è diventato "l'uomo dei ponti", perché permetterà a decine di persone, anche bambini, di attraversare fiumi non più su strutture improvvisate ma su collegamenti sicuri e usufruire così di servizi di base come scuola, lavoro, sanità. L'uomo del piccolo miracolo quotidiano è un giovane ingegnere modenese, Nicola Turrini, che nel Paese africano realizzerà 350 collegamenti pedonali sospesi per permettere a studenti e lavoratori delle zone più rurali di spostarsi nel modo più veloce, e sicuro, possibile.
Turrini si è laureato all'Università di Modena e Reggio Emilia e lavora in Ruanda per conto della ong americana 'Bridges to Prosperity'. "La possibilità di applicare gli studi per combattere la povertà relazionata all'isolamento è un'opportunità unica e incredibile", spiega l'ingegnere.
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