Analisi Dna su resti patrono Forlì, datazione II-III secolo d.C.
San Mercuriale, primo vescovo e patrono di Forlì, ha un volto. O meglio, oltre al viso che compare nell'iconografia c'è anche quello ottenuto da una ricostruzione in 3D a partire dalle sue reliquie. La novità è stata svelata oggi all'abbazia omonima con la presentazione dei risultati della seconda fase di studio sui resti del Santo illustrati dall'antropologo fisico e paleopatologo Mirko Traversari.
Questa seconda parte di analisi si è concentrata non solo sulla ricostruzione digitale del volto di San Mercuriale, ma anche sulla datazione atomica delle reliquie. Queste "si collocano entro un arco temporale che va dal II al III secolo dopo Cristo - spiega Traversari - nel rispetto delle comunque scarne indicazioni storiche sicuramente attribuibili alla figura del Santo".