Sindaco Troia, offriremo loro ospitalità con vitto e alloggio
(ANSA) - BARI, 01 MAR - Da oggi tutti i cittadini ucraini che vivono a Troia (Foggia) possono richiamare in Italia parenti e familiari in pericolo a causa della guerra, il Comune offrirà loro vitto e alloggio. "Solidarietà è dare concretezza alle parole e ai sentimenti", dichiara il sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri, impegnato in queste ore, insieme agli uffici comunali, nella messa a punto del programma di accoglienza ed ospitalità. "Apriamo le porte ai profughi di guerra - aggiunge Cavalieri - nel nostro piccolo abbiamo la possibilità di ospitare parenti e familiari di cittadini ucraini che vivono a Troia. Qui ritroveranno la serenità della pace, vitto e alloggio, ma soprattutto troveranno il calore della famiglia e dell'amicizia". Ufficialmente, a Troia vivono cinque cittadini ucraini. Sono tutte donne, alcune sposate, e tutte ben integrate nel tessuto sociale e culturale cittadino. Tutte hanno parenti e familiari in Ucraina. "Sappiamo - prosegue il primo cittadino - di una donna ucraina che questa mattina è stata costretta a ricorrere alle cure mediche per un grave stato di ansia. Non avere notizie dei propri cari, saperli in costante pericolo di vita, in fuga o peggio imprigionati tra bombe e macerie è drammatico, tragico. Non possiamo fermare la follia della guerra, ma possiamo dare aiuto a chi la guerra la subisce". Il Comune ha messo a disposizione due numeri di telefono per i primi contatti e per avviare le procedure (0881/978408 - servizi sociali; 333.4329024 - staff del Sindaco). (ANSA).