Presentata valutazione di impatto sanitario tra 2010 e il 2015
(ANSA) - BARI, 21 GEN - "L'impatto degli impianti" ex Ilva, dal 2010 al 2015, sull'ambiente e la salute dei cittadini "è stato considerevole ma non del tutto caratterizzato. Mentre le emissioni dirette nell'aria sono relativamente ben monitorate, si sa meno di altre vie di esposizione, come l'inquinamento di suolo e acqua. Le emissioni nell'aria dell'impianto ex Ilva, rispetto alla concentrazione di Pm 2.5, sono causa di eccesso di mortalità e altri impatti negativi sulla salute che hanno anche costi economici". Lo ha stabilito il "Rapporto di valutazione di impatto sanitario per gli scenari produttivi dell'acciaieria di Taranto", condotto dall'Oms, Organizzazione mondiale della sanità, e commissionato dalla Regione Puglia. Lo studio è stato presentato online questa mattina da Francesca Racioppi, direttrice Centro Europeo per l'Ambiente e la Salute dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, e da Marco Martuzzi, attuale direttore del Dipartimento Ambiente dell'Istituto Superiore di Sanità, ed ex dirigente Oms. Lo studio è iniziato nel 2019. "Le stime di questo rapporto sono pienamente in linea con le valutazioni della Regione Puglia", è stato detto.
Racioppi ha sottolineato che "non è stato possibile stimare accuratamente gli impatti sulla salute meno gravi, rispetto alla mortalità, che riguardano i bambini". (ANSA).