Migranti: Alhassane, dalla fuga dal Niger all'integrazione

Puglia

Giovane rifugiato accolto in famiglia Bari studia e lavora

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(ANSA) - BARI, 19 GEN - "La gente di questo posto finalmente mi vede come un essere umano, una persona". Quella di Alhassane Hamidou Abdoulaye, 23 anni originario del Niger, è una bella storia di integrazione. Alhassane è arrivato in Italia nel 2017 poco più che adolescente, dopo aver lasciato la sua terra e aver attraversato un pezzo dell'Africa via terra fino alla Libia, poi via mare su un barcone fino alle coste siciliane. Oggi vive in provincia di Bari, con una famiglia che lo ha accolto come un figlio e un fratello, nell'ambito del progetto di Refugees Welcome Italia "Dalle Esperienze al Modello: l'accoglienza in famiglia come percorso di integrazione", finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione del Ministero dell'Interno e realizzato in collaborazione con i Comuni di Bari, Roma, Palermo, Ravenna e Macerata e l'Università di Tor Vergata. Dopo aver vissuto in centri di accoglienza e aver lavorato in campagna con altri migranti che "sono ancora nella stessa condizione, lavorano a nero, non parlano italiano, non fanno praticamente parte della società" racconta, in famiglia Alhassane ha potuto studiare e crescere. Quest'anno si è diplomato come operatore socio sanitario, "è stato sempre il mio sogno" dice, lavora come mediatore culturale nel centro polifunzionale di accoglienza Casa delle Culture nel quartiere San Paolo e presto andrà a vivere da solo. (ANSA).
   

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