Per caporalato. Vittime stipate su furgone, il 6 agosto 2018
(ANSA) - FOGGIA, 20 OTT - Un imprenditore agricolo di 53 anni, di Cagnano Varano (Foggia), è stato arrestato e posto ai domiciliari, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Foggia, con le accuse di concorso in intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Le indagini sono partite dopo l'incidente stradale avvenuto il 6 agosto 2018 in località Ripalta a Lesina (Foggia) nel quale morirono 12 nordafricani che viaggiavano stipati in un furgone dopo aver trascorso l'intera giornata nei campi. Dalle indagini è emerso che nei mesi di luglio-agosto 2018, l'imprenditore agricolo ed il figlio 26enne, hanno impiegato nei loro terreni per la raccolta di pomodori 17 braccianti agricoli nord africani, reclutati da un caporale extracomunitario 39enne (deceduto nell'incidente). Dalle indagini è emerso che i 14 braccianti nordafricani (due sono sopravvissuti) coinvolti nell'incidente del 6 agosto 2018, di età compresa dai 21 ai 41 anni, quella mattinata avevano svolto l'attività di raccolta di pomodori sui terreni dell'azienda agricola dell'indagato. Determinate ai fini investigativi il ritrovamento di un taccuino, all'interno del furgone Ford Transit sul quale viaggiano i braccianti, utilizzato come promemoria dagli intermediari per l'impiego degli extracomunitari. (ANSA).
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