Delegazione Fi in centrale Enel, 'coniugare ambiente-lavoro'

Puglia
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Caroppo, beffa esclusione Brindisi da just transition fund

(ANSA) - BRINDISI, 10 SET - "La transizione ecologica è giusta, corretta, la finanziamo con il Pnrr ma bisogna presentare dei piani industriali chiari, efficaci, che tengano conto della transizione ecologica ma anche dei livelli occupazionali su tutto il territorio nazionale. L'investimento che Enel deve fare deve essere accompagnato da politiche di governo e locali importanti, ma Enel deve spiegare bene qual è questo investimento". Lo ha detto Mauro D'Attis, parlamentare e commissario regionale di Forza Italia in Puglia, a margine di una visita alla centrale Enel di Cerano (Brindisi) di una delegazione azzurra. Hanno partecipato il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, l'eurodeputato Andrea Caroppo, i parlamentari Dario Damiani, Carmela Minuto e Veronica Giannone, il consigliere regionale pugliese Giandiego Gatta, e i consiglieri comunali di Brindisi Roberto Cavalera e Gianluca Quarta.
    Sisto ha evidenziato di essere in rappresentanza del governo per sottolinearne l'attenzione rivolta ai temi energetici e alla tutela dei lavoratori: "Il piano di riconversione - ha spiegato - deve tenere conto non soltanto delle esigenze dell'ambiente e del territorio ma anche dei lavoratori, tema che abbiamo già affrontato in passato con Ilva e Arcelor Mittal. C'è la necessità di rendere compatibili i miglioramenti ambientali con il mantenimento degli standard lavorativi. Ambiente e occupazione sono due categorie che devono necessariamente andare d'accordo".
    "Fino a qualche anno fa era inimmaginabile che nel 2025 si procedesse in maniera definitiva alla decarbonizzazione, anche sulla linea di quelle che sono le indicazioni Europee", ha dichiarato Caroppo. "E' chiaro - ha aggiunto - che la transizione necessiterà di una fonte energetica come il gas, e riteniamo quindi che la strada che sta percorrendo Enel sia corretta. E' ovvio che l'assenza di Brindisi dal 'Just transition fund' è una beffa per il territorio, si rientra per i dati ma non per i benefici". (ANSA).
   

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