Storie dal Campo, rassegna su luoghi e memorie del Novecento

Puglia

Tra Altamura e Gravina il più grande campo di prigionia italiano

(ANSA) - BARI, 07 SET - Tra Altamura e Gravina sorgeva il più grande campo di prigionia italiano della seconda guerra mondiale. Di circa ottanta edifici, tra i quali alcuni manufatti di servizio, restano una dozzina di baracche in rovina, compresa la palazzina comando. Il suo nome per esteso era Campo per prigionieri Nr.65 Gravina (o Campo 65). Era stato programmato per ospitare 12 mila persone in tutto. Vi passarono nel periodo 1942-43 oltre 9000 prigionieri (era la capienza massima, ma considerando il turnover transitarono almeno 3-4 volte tanto), soprattutto del Commonwealth britannico, provenienti dai fronti della guerra d'Africa. Per proseguire nell'azione di riscoperta, conoscenza, tutela, recupero già intrapresa da qualche anno, di quello e di altri luoghi significativi del cosiddetto "secolo breve", ma anche nell'opera di approfondimento delle storie di vita dei prigionieri, dei soldati e dei carabinieri che li tenevano in custodia e dei rapporti con la popolazione locale, l'associazione Campo 65 ha organizzato ad Altamura (Bari) per tutto il mese di settembre "Storie dal campo, rassegna internazionale su luoghi e memorie del Novecento". La manifestazione verrà presentata nel corso di una conferenza stampa che si terrà sabato 11 settembre alle 10.30 proprio nella suggestiva area del Campo (sulla statale 96 Altamura-Gravina qui il link a Google Map per arrivare https://goo.gl/maps/9Y2ALAQJksoSeJVj8 ) Interverranno il professor Giuliano De Felice, archeologo, docente dell'Università di Foggia, che in estate ha già coordinato una prima breve e sperimentale campagna di scavi e di ricerca, la prima in Puglia sull'archeologia del contemporaneo) e il presidente dell'associazione Campo 65 Domenico Bolognese.
    (ANSA).
   

Bari: I più letti