La presidente Capone, 'Sud protagonista della resistenza'
(ANSA) - BARI, 22 APR - "Studiare, approfondire e farci portatori dei valori che hanno mosso una generazione di italiani che, in un momento così difficile, ha scelto di stare dalla parte della libertà, della democrazia e dei diritti, è la scommessa più bella e importante che ciascuno di noi, nel proprio ruolo, ha davanti a sé. Questa storia ha dato in mano ai suoi figli, a tutti noi, la Carta Costituzionale, fondamenta del nostro patto civico": lo ha detto la presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone, durante l'ultimo incontro del corso di formazione "L'Italia in guerra. La Puglia e il fronte Adriatico. Luoghi della memoria 1940 - 2020", organizzato dall'istituto pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea, destinato in particolare alla platea delle scuole. Al talk sono intervenuti anche Massimo Bray, assessore regionale alla Cultura, e il professore Vito Antonio Liuzzi, direttore dell'IPSAIC. Durante l'incontro sono stati presentati i percorsi "Dall'Antifascismo alla Resistenza", realizzati dall'istituto per il progetto di ricerca realizzato con Pugliapromozione. "Il focus di oggi sui "Luoghi della Memoria in Puglia" - ha proseguito Capone - è uno sforzo di studio ancora più importante perché ci aiuta a riscoprire come in quegli anni, da questa parte del Paese, nel Sud della nostra Italia, troppo spesso figlio di una narrazione che non rispecchia la realtà, si sia vissuto, al pari delle altre parti d'Italia, lo sforzo della Resistenza". "L' appuntamento odierno - ha detto Bray - mi sembra particolarmente significativo per diverse ragioni. In primo luogo per l'approfondimento, che si propone, delle vicende che durante la fase lunga e drammatica della seconda guerra mondiale hanno interessato la nostra terra, teatro di episodi di grande rilevanza da un punto di vista storico e che meriterebbero, a mio avviso, maggiori occasioni di approfondimento e studio, anche per quanto riguarda gli aspetti legati all'importanza strategica che la nostra regione, con la sua posizione centrale nelle rotte mediterranee e con le infrastrutture portuali e aeroportuali presenti sul suo territorio, ricopriva nello scacchiere militare dell'epoca.
Centralità - ha aggiunto - tristemente sottolineata, ad esempio, dal bombardamento tedesco di Bari e del suo porto da parte della Luftwaffe del 2 dicembre 1943 e da quelli, ripetuti, di Foggia dell'estate dello stesso anno. La Puglia, però - e questo è un secondo motivo di interesse - è stata, oltre che scenario di fondamentali vicende belliche, anche culla di una storia di resistenza antifascista, intellettuale e praticata". (ANSA).