La denuncia di Coldiretti Puglia, 'rivedere fondo per calamità'
(ANSA) - BARI, 19 APR - Una grandinata violenta e improvvisa sul Salento, con i campi imbiancati in pochi minuti nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto, è "l'ennesimo colpo inferto a patate, ortaggi, vigneti e uliveti, dopo la gelata killer dell'8 e 9 aprile scorsi". Lo denuncia Coldiretti Puglia, parlando di "danni gravi alle colture fuori serra che sono andate distrutte" ad Avetrana, Torricella, Sava, Francavilla Fontana, Villa Castelli, Gallipoli, Maglie, Scorrano, Taurisano, Trepuzzi, Campi Salentina, Monteroni e Corigliano.
Coldiretti chiede di "rivedere a fondo il meccanismo del Fondo di Solidarietà Nazionale per le calamità naturali, che così com'è non risponde più alla complessità, violenza e frequenza degli eventi calamitosi" e di rivedere "anche la gestione del rischio e le scelte in tema di assicurazioni in agricoltura".
"Alla grave crisi di liquidità delle aziende agricole causata dall'emergenza Covid - dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - si aggiungono i danni delle improvvise e letali ondate di maltempo che con grandinate, bombe d'acqua, gelate che al loro passaggio restituiscono campi gelati o allagati, smottamenti e raccolti gravemente compromessi".
"Gli agricoltori cercano di difendersi con le reti di copertura, con le coltivazioni in serra, i falò e la vaporizzazione dell'acqua contro le gelate, e con la manutenzione di terreni e canali e serre - continua Muraglia - ma spesso la furia del maltempo è così violenta da rendere inutili le protezioni, distruggere frutta e ortaggi e gonfiare d'acqua i terreni provocando pericolosi smottamenti". (ANSA).