L'aggressione avvenne il 17 settembre scorso
La Polizia di Foggia ha arrestato cinque persone gravemente indiziate a vario titolo di omicidio, rapina, furto, ricettazione, incendio e favoreggiamento. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica dauna e dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Bari, si riferiscono ad una rapina compiuta lo scorso 17 settembre nel Bar-Tabacchi "Gocce di Caffè" a Foggia, durante la quale il titolare, Francesco Traiano di 38 anni, fu accoltellato all'occhio sinistro e morì a causa delle profonde ferite il 9 ottobre al Policlinico Riuniti di Foggia.
Tra gli arrestati c'è anche un minorenne. I maggiorenni coinvolti hanno tra i 20 e i 24 anni e sarebbero estranei al mondo della criminalità organizzata foggiana. Il colpo fruttò poco meno di 100 euro e qualche biglietto della lotteria istantanea.
Fondamentali ai fini investigativi si sono rivelate le telecamere di sicurezza presenti sia nel bar che lungo la via di fuga dei banditi. La sera stessa della rapina i poliziotti recuperarono l'auto, una Fiat Punto utilizzata per la fuga e data alle fiamme in una zona periferica della città.
"Questo episodio mi ha scosso per due elementi in primis l'efferatezza della rapina, poi l'assurdo destino che ha colpito la famiglia Traiano: Giovanna, sorella della vittima venne assassinata a febbraio del 2003 con un colpo di pistola alle tempie dall'ex marito". Lo ha sottolineato il procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro, commentando i 5 arresti.
"Rivolgo un messaggio a tutti i minorenni - ha aggiunto - non fatevi deviare da queste strade da queste azioni criminose che rovinano la vita. Riflettete e collaborate, mi rivolgo a tutti coloro che hanno sbagliato". "Ed infine - ha detto ancora - ribadisco l'importanza della video sorveglianza in città. È uno strumento investigativo assolutamente fondamentale, ma non viene incrementato perché c'è qualcuno che anche all'interno dell'amministrazione rema contro".
Secondo il questore di Foggia Paolo Sirna, "oggi è un giorno importante per tutta la cittadinanza" anche se, sottolinea, "nel corso delle indagini è mancata proprio la collaborazione da parte dei Foggiani". A quanto si è appreso, i familiari dei 5 indagati e le loro stesse fidanzate erano a conoscenza di quanto compiuto dagli arrestati ma nessuno si è rivolto alla polizia. Il pm della procura di Foggia Rosa Pensa ha evidenziato che nei cellulari degli arrestati c'erano foto scattate poco prima di compiere la rapina.
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