Su Rai1 daL 21 febbraio regia Luca Miniero da romanzi Genisi
(ANSA) - ROMA, 17 FEB - "Lolita è una donna moderna, di oggi. Pur se del Sud, non è un'idea di come le donne del sud erano o dovrebbero essere. Il racconto mi ha rapito subito: le sue indagini fatte da un tacco 12 raccontano un femminile che non ha bisogno di assomigliare al maschile per essere autorevole. Anche il rapporto con la sua famiglia è importante.
Del personaggio mi piace molto anche l'ironia. Con il regista Luca Miniero ho già lavorato, è stata una delle mie interpretazioni più interessanti. Inoltre è la prima serie post lockdown".
Luisa Ranieri è entusiasta della serie 'Le indagini di Lolita Lobosco', su Rai 1 dal 21 febbraio, in 4 prime serate liberamente tratta dai romanzi di Gabriella Genisi (editi da Sonzogno e Marsilio), una produzione Bibi Tv e Zotoco (la casa di produzione creata con il marito Luca Zingaretti ndr) che vede nel cast tra gli altri Lunetta Savino nel ruolo della madre Nunzia e Filippo Scicchitano nei panni di Danilo, un giovane giornalista che vivrà con Lolita una liason. Luisa Ranieri spiega di aver scelto di accettare questo ruolo perché "è una figura contemporanea, si è fatta strada da sola non certo per la sua bellezza, ma in quanto determinata, con un gran fiuto, è autorevole e diciamolo brava, ma anche dotata di grandissima ironia. E' una single convinta". "Incontra l'universo maschile è vicequestore del commissariato di polizia a Bari - prosegue l'attrice - sua città natale dov'è appena tornata per sua scelta dopo un lungo periodo di lavoro al Nord". L'attrice napoletana che nella serie sfoggia un incredibile accento barese, "anche se non lo abbiamo forzato essendo napoletana, ma ingentilito" considera "un punto di svolta" Le indagini di Lolita Lobosco: "con autorevolezza questa donna comanda la sua squadra tutta al maschile, con piglio ma è molto simpatica, ci sono battute ironiche. Fa parte del personaggio". (ANSA).