Batteria 9 già ripartita. Sindaco Taranto, governo in silenzio
(ANSA) - BARI, 07 FEB - ArcelorMittal il 21 gennaio ha informato il ministero dell'Ambiente che il riavvio nello stabilimento siderurgico di Taranto della batteria 9 di forni a coke, partito il 2 febbraio, potrà produrre emissioni per otto settimane, cioè nei due mesi di avviamento in cui la batteria di forni vuoti viene portata al funzionamento con forni carichi. Lo scrive il Corriere del Mezzogiorno facendo riferimento a un documento inviato dall'azienda a Ispra e al dipartimento per la Transizione ecologica del ministero dell'Ambiente.
Lo stesso quotidiano riporta anche le parole del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, secondo il quale "desta impressione, dopo tutte le denunce che si sono susseguite e che ancora pendono dinanzi ai tribunali, il contenuto della segnalazione del 21 gennaio scorso da parte di ArcelorMittal circa il riavvio della batteria di forni a coke numero 9, che come da ammissione al ministero dell'Ambiente potrà dare corso a manifestazioni emissive per i prossimi due mesi". "E da Roma - aggiunge il primo cittadino - il silenzio sul punto è stato grottesco, inaccettabile per qualunque territorio un atteggiamento del genere".
Nelle otto settimane di riavvio della batteria di forni, si evidenzia nell'articolo del Corriere del Mezzogiorno, saranno effettuati alcuni monitoraggi: in continuo delle emissioni in atmosfera dei camini di cokefazione e di sforamento, e mensili delle emissioni convogliate in atmosfera. Inoltre saranno attivi il sistema di videosorveglianza Wes e il monitoraggio delle torce. L'azienda, riporta il quotidiano, scrive al ministero e all'Ispra che "relativamente al periodo transitorio di avviamento, si rappresenta che potranno ravvisarsi emissioni legate alle operazioni tecniche necessarie al riavvio". Al termine di questo periodo, quindi in normali condizioni di esercizio, "saranno avviati i restanti monitoraggi prescritti dal Pmc (Piano monitoraggio e controllo)". (ANSA).
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