Confronto a Bari durante protesta fuori sede congresso Coscioni
(ANSA) - BARI, 05 OTT - "La libertà di una persona va rispettata sempre: quella dei malati che vogliono vivere e quindi hanno diritto a essere curati e assistiti al meglio come spesso non capita; e anche quella, per chi si trova in condizioni estreme, di decidere eventualmente di voler morire per non soffrire più". Lo ha detto Marco Cappato incontrando una delegazione del Popolo della Famiglia riunita in presidio dinanzi all'Università di Bari dove è in corso il 16/o Congresso dell'Associazione Luca Coscioni dedicato oggi al tema del fine vita e dell'eutanasia. "Diciamo no al fine vita e chiediamo al parlamento di far fronte alle esigenze vere e serie dei nostri disabili; sempre sì alla vita, dal concepimento alla morte naturale", ha detto Mirco Fanizzi del Popolo della Famiglia Puglia, in sit-in con alcune decine di persone con bandiere e maglie con la scritta 'Vogliamo vivere'. "Per noi non c'è una contraddizione. Non è un problema di vita contro morte, semmai di legalità contro clandestinità", ha spiegato loro Cappato.