A processo suocera, fratello e un pregiudicato
(ANSA) - BARI, 12 APR - La Procura di Bari ha chiesto tre condanne a 30 anni di reclusione per altrettanti imputati accusati di aver architettato la morte di un familiare facendolo investire da un'auto per ottenere il risarcimento dall'assicurazione. Per i reati di omicidio volontario premeditato e truffa assicurativa, il pm Luciana Silvestris ha chiesto le condanne per Anna Masciopinto, suocera della vittima, suo fratello Vito D'Addabbo, che guidava l'auto che ha ucciso il 24enne Girolamo Perrone, e il pregiudicato Rocco Michele Caringella. Il processo si sta celebrando con il rito abbreviato. Le indagini dei Carabinieri sono partite dopo l'incidente stradale, avvenuto sulla provinciale Adelfia-Cassano delle Murge il 5 ottobre 2016. I militari trovarono sul posto D'Addabbo, conducente della Fiat Punto responsabile del sinistro, il quale riferì di aver investito un pedone che aveva improvvisamente attraversato la strada. La vittima morì dopo alcuni giorni a causa delle gravi ferite riportate.