Edilizia: sindacati, immobilismo su rinnovo contratto regionale

Valle D'Aosta

'Fermo da 5 anni per 2.300 lavoratori, pronti a stato agitazione

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 "Il contratto collettivo regionale è fermo da cinque anni" e "2.300 lavoratori del settore aspettano il rinnovo". Per questo i sindacati edili Cgil, Cisl, Uil, Savt "denunciano l'immobilismo di Confindustria sezione edile, Cna e Confartigianato". In caso di assenza di risposte "in tempi brevi", annunciano: "Proclameremo lo stato di agitazione del settore che partirà con assemblee per arrivare alla mobilitazione regionale". Secondo le organizzazioni dei lavoratori è "incomprensibile, inaccettabile e non più tollerabile, l'atteggiamento di Confindustria sezione edili , Cna e Confartigianato".
    Nella piattaforma i sindacati chiedono di "riconoscere la produttività del settore in Valle d'Aosta, una migliore condizione economica dell'indennità sostitutiva del pasto, una maggiore incisività sul tema della sicurezza con il potenziamento dell'istituto del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale , una maggiore" efficacia "nella lotta al lavoro nero e al dumping contrattuale". Inoltre chiedono "di avere lungimiranza sul futuro del settore e sulle regole di appalto", per salvaguardare il "lavoro e la sicurezza con maggiori investimenti per la formazione, rivolta a imprese e ai lavoratori".
    Nell'ultimo triennio, "grazie al bonus 110 e gli investimenti regionali", il settore è cresciuto. In questo senso, sono aumentate le presenze di lavoratori registrati presso la cassa edile valdostana, con la massa salari cresciuta "da 47,5 milioni di euro nel 2021 a 55 milioni nel 2022". 
   

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