'Ora puntiamo a un frantoio e a identificazione nostro olio'
Cresce la coltivazione di ulivi in Valle d'Aosta. Sono 82 ad oggi i membri dell'Associazione valdostana olivocoltori (Avo), su un territorio che va da Pont-Saint-Martin a Sarre e Gressan: lo ha spiegato il presidente di Avo, Dario Martinelli, durante l'assemblea straordinaria che si è svolta nei giorni scorsi a Donnas.
Durante l'evento, a cui ha partecipato anche il sindaco di Donnas, Amedeo Follioley, sono stati indicati i prossimi obiettivi: la costituzione di un frantoio in Valle d'Aosta, che permetta ai soci di non dover andare più fuori regione per la molitura, l'identificazione di un olio extra vergine di oliva valdostano, nuovi corsi di formazione per gli associati e l'invio di una newsletter a tutti gli iscritti per una costante informazione sul settore.
Intanto sono già stati organizzati due corsi di potatura che hanno registrato il tutto esaurito. L'associazione si avvale inoltre di due tecnici per fornire ai coltivatori informazioni tecniche e indicazioni pratiche su metodi colturali, trattamenti e gestione dei terreni. È stato avviato anche un contatto con l'Institut Agricole Régional per alcune iniziative di ricerca.
Secondo l'assessore all'Agricoltura, Davide Sapinet, si tra di una coltivazione "che ha ricadute molto positive sul paesaggio, in quanto consente di recuperare terreni marginali o abbandonati, permettendo non soltanto di gestire la cura del territorio ma anche, spesso, di creare una perfetta integrazione tra vite e ulivo".