Impegno a garantire maggiore continuità ai vertici
Il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, e il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, hanno firmato oggi a Roma un protocollo d'intesa di collaborazione in materia di ordinamento penitenziario e di esecuzione delle misure privative e limitative della libertà.
"Nel documento - spiegano dalla Regione - vengono previste azioni congiunte che muovono anzitutto dalla realtà della casa circondariale di Brissogne. Gli interventi riguardano la territorializzazione della pena, l'assistenza sanitaria e socio-riabilitativa, l'istruzione, le attività ricreative, culturali e sportive, la formazione professionale, l'orientamento al lavoro e le attività lavorative all'interno dell'Istituto e per soggetti in esecuzione penale esterna, la programmazione e la realizzazione di interventi a favore di soggetti, detenuti e non, sottoposti a provvedimenti limitativi della libertà da parte dell'autorità giudiziaria, gli interventi assistenziali a favore di detenuti che versano in situazioni di disagio economico, la formazione e l'aggiornamento congiunti degli operatori e la riattivazione dell'osservatorio per la verifica dell'applicazione del Protocollo".
Secondo Lavevaz è di "particolare interesse" l'impegno assunto "dal ministero della Giustizia a garantire maggiore continuità ai vertici" del carcere di Brissogne e una gestione dei detenuti "tale da favorire i percorsi di reinserimento sociale e lavorativo". Nel documento viene anche reso esplicito l'impegno di assegnare "in primo luogo all'Istituto valdostano soggetti residenti in Valle d'Aosta e a favorirne il rientro da altri Istituti" per "sostenere o ricostruire il rapporto diretto con la famiglia e il tessuto sociale di appartenenza".