Stranieri a -35%, nessun comprensorio a livello pre-Covid
Aumenta il divario in termini di flussi turistici tra l'inverno 2021-2022 e quello 2019-2020, l'ultimo pre-pandemia. Dopo un dicembre 2021 che, in termini di presenze (-12,74%), si era avvicinato a quello di due anni prima e un gennaio 2022 che aveva visto un calo del 25,36%, nel mese di febbraio la flessione è salita al 30,40% (da 475.852 a 331.195). Guardando agli arrivi, il calo è stato del 20,93% (da 132.889 a 105.081). I dati sono diffusi dall'assessorato regionale al Turismo.
A incidere non è solo il ridimensionamento del mercato straniero (-35,83% di presenze) ma anche di quello italiano (-21,78%). I numeri sono negativi in tutti i comprensori, dal Monte Bianco (-11,06% di italiani e -34,91% di stranieri) al Monte Rosa (-36,11% e -43,81%) passando per il Monte Cervino (-20,54% e -28,61%) e la zona di Aosta e dintorni (-12,22 e -35,01%).
Il calo riguarda quasi tutte le nazionalità, dal Regno Unito (-25,94% di presenze rispetto al febbraio 2020) alla Russia (-90,47%), passando per Svezia (-56,65%) e Francia (-17,78%). Da nessuna regione italiana si registra un aumento di flussi turistici, a partire da Lombardia (-21,22%), Piemonte (-24,72%) e Liguria (-27,26%).