Acqua: Lavevaz, riserva idrica delle nevi ridotta 40-50%

Valle D'Aosta

"Non c'è rischio desertificazione ma impatti settore agricolo"

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"Dai dati del Centro Funzionale e di Arpa VdA che monitorano la situazione in tempo reale, la principale criticità oggi è rappresentata dalla riserva idrica delle nevi, che risulta essere ridotta del 40-50% rispetto alla media del periodo 2000-2020. La Valle d'Aosta non è a rischio di desertificazione, ma devono essere considerati i potenziali impatti, in particolare sul settore agricolo". Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, rispondendo a due interpellanze del gruppo Lega Vda sul riutilizzo delle acque reflue.
    "Il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura - ha aggiunto - è una delle strategie a livello europeo per fronteggiare la carenza idrica, in quanto costituisce una riserva di acqua a flusso continuo, contenente nutrienti quali fosforo e azoto.
    Tuttavia il loro riutilizzo non è semplicissimo: le acque reflue urbane devono essere sottoposte a un processo di disinfezione per ridurre la presenza di agenti microbici patogeni, il che dovrebbe quindi prevedere la realizzazione di sistemi di stoccaggio, di disinfezione e poi di distribuzione. È pertanto necessaria un'attenta analisi costi/benefici sulla convenienza di implementare queste specifiche linee di trattamento, anche in considerazione della posizione degli impianti rispetto alle aree agricole da servire".
    "Bisognerà investire nella costruzione di impianti di depurazione nuovi - ha detto Christian Ganis (Lega Vda) -, questioni che andrebbero affrontate con incentivi economici.
    Bisogna intervenire nell'immediato, ridurre lo stress idrico e dare alle Regioni gli strumenti normativi adatti per garantire al meglio il ricorso a questa pratica. Occorre entrare nell'ottica che il riutilizzo delle acque reflue creerebbe un riutilizzo sostenibile, una forma di economia circolare dell'acqua". Per Luca Distort (Lega Vda) "si tratta di un tema che va sviscerato ulteriormente, che entra nella vita della quotidianità delle persone anche agli effetti dei costi del servizio idrico integrato e deve essere assunto in maniera seria da un governo che vuole essere all'altezza, anche solo per contenere uno spreco. La sfida è importante e presuppone una visione, una capacità di analisi e di gestione, il senso di missione del proprio incarico e di rendersi utile".

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