Per operazione 'Home delivery' della guardia di finanza
La procura di Aosta ha formulato tre richieste di condanna nel processo con rito abbreviato relativo all'operazione Home Delivery su un presunto giro di spaccio di cocaina e marijuana.
Al termine della requisitoria, il pm Luca Ceccanti ha chiesto al gup due anni e otto mesi di reclusione ciascuno per Andrea Marcone, aostano di 60 anni, e Gianpaolo Incani (57) di Torino e otto mesi per Vito Fornaro (47) di Cesano Boscone. La sentenza è attesa il prossimo 28 marzo. E' stata invece stralciata, per incompatibilità del giudice, la posizione degli altri due imputati - Domenico Mammoliti (35) di Aosta e Nicola Gaetani D'Aragona (44) di Cesano Boscone - per i quali l'udienza dovrà ricominciare davanti a un altro gup.
Raffaele Salvemini, di 48 anni, di Aosta, aveva già patteggiato a dicembre due anni e dieci mesi di reclusione.
I sei erano finiti agli arresti domiciliari lo scorso 8 luglio, a termine di un'indagine della guardia di finanza ribattezza 'Home delivery'. "Lo stupefacente - avevano ricostruito le fiamme gialle - giungeva ad Aosta attraverso due distinti canali di approvvigionamento, Milano e Torino. Le consegne, invece, avvenivano rigorosamente a domicilio per non esporre i clienti a inutili rischi legati a possibili controlli di polizia, divenuti sempre più stringenti per via dell'emergenza sanitaria''.